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Piano BIM non è solo un sito, ma anche un prodotto pensato per aiutare chi sta per avviare la transizione digitale, conosciuta come BIM (Building Information Modeling - Management). Anche chi ha già iniziato il percorso lo troverà utile per...

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L'Utilizzo del BIM: Situazione Attuale e Futuro | PIANO BIM

Il percorso verso la maturità digitale e il migliore utilizzo del BIM

30 Nov, 2021 | Approfondimenti

L’attuale diffusione e utilizzo del BIM in Italia.

In questi giorni ASSOBIM, l’associazione che riunisce molti dei protagonisti del mondo BIM italiano, sta proponendo l’indagine sulla diffusione e utilizzo del Bim in Italia 2021.
I risultati di questa indagine saranno certamente interessanti, e ci mostreranno la situazione e l’evoluzione dell’adozione dei processi digitali nel nostro Paese.

In attesa del completamento di questa indagine, possiamo però fare alcune considerazioni partendo dal report dello scorso anno. Considerazioni utili a chi vuole meglio capire il BIM, per decidere se e come adottarlo, ma anche a chi ha già iniziato il percorso di conversione digitale e ha dei dubbi su come proseguire.
Mi rivolgo soprattutto agli Studi di Progettazione di dimensioni medio-piccole, alle Società di Ingegneria multidisciplinari, e alle Stazioni Appaltanti Pubbliche e Private e alle Imprese.

Report BIM 2020: quali evidenze?

Dal Report 2020 appaiono chiare alcune evidenze:

  • il BIM è stato adottato principalmente dai progettisti, quindi si manifesta soprattutto nella fase di design, ma è ancora poco adottato nella pianificazione, costruzione e gestione dei manufatti e infrastrutture.
  • In questa fascia di BIM dedicato al Design, sono gli architetti in generale ad utilizzarlo per i modelli architettonici, molto meno gli specialisti delle strutture e del MEP.
  • In generale, il BIM è applicato in progetti di dimensioni medio-grandi (questo in sintonia con la modulazione dell’obbligo per le Opere Pubbliche), molto meno nei progetti di dimensioni medie e piccole, che sono ovviamente la maggioranza.
  • Il BIM è ancora fortemente legato alla fase di Modeling, cioè alla realizzazione dei modelli 3D. Non sono ancora particolarmente utilizzati gli aspetti di pianificazione preliminare del progetto, sviluppo del cantiere, gestione del costruito e manutenzione.

È chiaro che si tratta di un percorso lungo, che prevede anni di impegno di tutti gli operatori del settore, e che non possiamo chiedere un’immediata conversione a chi deve ancora individuare i reali benefici o vantaggi e i costi di questa implementazione.

BIM: quale sviluppo futuro?

BIM: quale sviluppo futuro? | PIANO BIM

Ed è questo il punto di partenza di questo articolo, che vuole individuare alcune linee di sviluppo possibili per i prossimi tempi.
I punti fermi sono quindi due:

  • Il BIM, dove e da chi è stato adottato, è generalmente inteso come creazione e sviluppo di modelli tridimensionali.
  • Una buona parte dei progettisti è passata dal CAD 2D al CAD 3D e poi al BIM in tempi recenti, da un lato spinti dalla necessità di adeguarsi alle richieste del mercato, dall’altro per aumentare l’efficienza del proprio lavoro e recuperare competitività.

Quali sono i prossimi passi per fare BIM?

Il passo successivo, per evolvere l’uso e la diffusione del BIM, è la generale applicazione di metodi e strumenti per il coordinamento BIM. Questo presuppone lo sviluppo di 2 tematiche:

  1. l’affermazione della multidisciplinarietà, affiancando modelli strutturali e impiantistici a quelli architettonici.
  2. l’adozione di modelli di gestione del progetto collaborativi, basati sulla comunicazione tra i componenti del team e tra i teams che collaborano al progetto.

Volendo prevenire subito le obiezioni di chi leggendo dirà che sta già facendo tutto questo, è chiaro che la mia analisi riguarda la complessità del settore.
Studi di Progettazione con progetti avanzati ne conosco molti ma non definiscono la totalità, sono esempi da imitare.
In particolare, andando a dialogare con chi sta facendo BIM, troveremo 2 conferme:

  • i software di modellazione strutturale e impiantistica sono ancora poco utilizzati, fatte salve le già citate eccezioni.
  • Ancor meno diffusi sono i software da utilizzare per fare un efficace coordinamento: particolarmente diffusi all’estero, in Italia trovano ancora poco spazio.

Se adottiamo il metodo di analizzare la diffusione degli strumenti per capire l’utilizzo del BIM, possiamo dire che in Italia stiamo utilizzando solo una limitata parte di quanto disponibile all’estero.

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